domenica 30 giugno 2013

"Del Comune": orari, nomi e temi

In attesa della realizzazione del manifesto della quarta edizione della Scuola estiva di alta formazione in filosofia "Giorgio Colli" di Roccella, diffondiamo il calendario definitivo degli incontri. 

La rassegna va dal 24 al 28 luglio prossimi e prevede la presenza di intellettuali giovani e meno giovani di primissimo livello nazionale e internazionale per dibattere intorno a un nucleo teorico di decisiva rilevanza per l'epoca, che è individuato dal concetto di comune

Sul tavolo ci sono gli addentellati filosofici e politici di una nozione che rimanda indietro fino agli albori della storia del pensiero, un esempio su tutti è dato dalla querelle "comune vs. universale", e che torna oggi a essere d'attualità nella misura in cui innerva la proposta politica relativa ai beni comuni e alle strategie economiche non privatiste e non individualiste, alternative al neoliberismo. Uno spazio importante, nell'ambito della Scuola è assegnato al seminario animato da laureati, dottorandi e dottori di ricerca italiani, che con cura e perizia hanno risposto al call for speech sul sapere come bene comune

mercoledì 26 giugno 2013

Vattimo: "Meglio il pensiero non accademico"


«La verità è che non mi sento più a mio agio nei convegni troppo tecnici». Gianni Vattimo, che sarà ospite della Scuola estiva "Giorgio Colli" di Roccella il 24 e il 25 luglio, si confessa ad Antonio Gnoli su La Repubblica del 23 giugno scorso. E dichiara di aver scoperto una certa presa distanza dalla filosofia accademica. Il che non vuol dire che gliene freghi più nulla del pensiero. Anzi...

martedì 25 giugno 2013

Postmodernismo, storia e beni comuni

Metropolis
di GIACOMO PISANI

La recensione dell’amico Angelo Nizza al mio Il gergo della postmodernità (Unicopli 2012, con prefazione di Augusto Illuminati) offre degli spunti interessanti per approfondire alcuni nodi cruciali del testo.
E’ vero, richiamarsi ad un modo di esistenza autentico, contrapposto a quello della postmodernità, comporta un rischio. Quello di delineare un modello assoluto di esistenza, di società o addirittura di natura umana, ipostatizzando il rapporto dialettico che collega individuo e storia. Non posso negare, però, di aver cercato ad ogni costo di evitare questa trappola.
L’appello all’autenticità (la 'Eigentlichkeit' heideggeriana) non vuole essere un richiamo ad un qualche modello determinato, ma consiste nell’assunzione della storicità dei nostri modi di fare e di agire. È l’oblio della storicità a determinare l’assolutizzazione delle categorie sociali ed economiche, impedendo qualsiasi rimodulazione dell’essente.

lunedì 24 giugno 2013

"Della Costituzione", da Settis a Roccella...

Nella stagione in cui si consuma la crisi della democrazia rappresentativa, in Italia fioriscono le spinte riformiste che prendono di mira la Carta del '48. Il bersaglio grosso, messo in agenda soprattutto dalle destre, è quello di una riconfigurazione in chiave presidenzialista della Repubblica. Dentro questo quadro, le riforme perdono di vista la corrispondenza fra politica e società, divaricando lo iato che già esiste e che sta avendo effetti importanti in giro per il mondo, da Istanbul a Rio. Di seguito riportiamo un pezzo di Salvatore Settis, ex direttore della Normale di Pisa, rosarnese di origine, che ragiona intorno alla necessità di non toccare la Costituzione ma di incentivare politiche di salvaguardia della Carta come "bene comune". L'articolo è quasi un prologo alla discussione che faremo a Roccella il 24 luglio prossimo, con Giuseppe Cantarano, Ugo Mattei, Teresa Serra e Bruno Amoroso: il titolo della tavola rotonda sarà "Della Costituzione"...

venerdì 21 giugno 2013

"Del comune", tutto sulla Scuola 2013





Organizzazione a cura dell’Associazione Scholé in collaborazione 
con il Centro per la filosofia italiana e con l’Istituto italiano per gli studi filosofici, 
con il patrocinio dei comuni di Roccella, Caulonia e Placanica

Il concetto di “comune” e i suoi addentellati teorici e politici letti dall’angolo di prospettiva del pensiero multidisciplinare. Questo lo spartito che sottende al programma della quarta edizione della Scuola estiva di alta formazione in filosofia “Giorgio Colli” di Roccella. Il calendario delle giornate di studio è ormai definitivo, a poco più di un mese dall’avvio della rassegna che si svolgerà dal 24 al 28 luglio prossimi. Come da tradizione, la parte più consistente delle sessioni si terrà nel salone dell’ex Convento dei Minimi della cittadina jonica ma sedute pomeridiane e serali di dibattito pubblico sono previste anche sul lungomare roccellese, in via Marina a Caulonia e al Convento dei padri Domenicani di Placanica. Non resta che entrare nel dettaglio del calendario e dei relatori, in attesa delle pubblicazione del manifesto.

giovedì 20 giugno 2013

"Call for speech": l'elenco dei partecipanti



Sono invitati a partecipare al seminario coordinato da Ugo Mattei e fissato per giorno 25 luglio 2013, nell'ambito del programma della Scuola estiva di alta formazione in filosofia "Giorgio Colli" di Roccella Jonica, i quattro autori qui elencati


  • Campailla Giovanni
  • Castorina Rosanna
  • Di Prospero Alfonso
  • Pezzano Giacomo


Scuola 2013, come iscriversi...


dalla passata edizione
Sono state fissate le modalità di iscrizione alla quarta edizione della Scuola


All'interno del post, gli interessati possono trovare tutte le informazioni necessarie e il modulo da usare per la redazione delle domande.
Ogni altra richiesta può essere effettuata inviando un'email all'indirizzo filosofia.roccella@gmail.com

Scuola 2013, ecco il bando per le borse di studio

C'è tempo fino alle ore 24 del 13 luglio prossimo per partecipare al bando per le borse di studio comprensive di vitto e alloggio per l'intera durata della rassegna.

Qui di seguito pubblichiamo il testo integrale del bando con accluso il modulo per la presentazione della domande.

sabato 15 giugno 2013

Beni comuni, un'idea contro...

Il taglio dello studio condotto da Ermanno Vitale sta per intero nel sottotitolo al volume Contro i beni comuni (Laterza, Roma-Bari, 2013). Quella del filosofo politico dell’Università di Aosta non è una mossa per ripudiare le teorie sostenute dai paladini dei commons ma si tratta piuttosto di una critica illuminista che replica al Manifesto dei beni comuni di Ugo Mattei (Laterza, Roma-Bari, 2011). Critica nel senso kantiano del termine, cioè un’analisi che mira a mettere in chiaro i limiti di un concetto, di un argomento, di una dottrina. Sotto la lente di Vitale finisce così quel filone di pensiero che viene indicato con l’etichetta non certo celebrativa di benecomunismo. Nel prosieguo di questo post, proverò a restituire il contraddittorio che l’autore-contro ingaggia con il collega giurista: l’obiettivo non sarà certamente quello di far da arbitro e men che mai da paciere, bensì di alimentare il fuoco del dibattito su un tema di scottante attualità.

mercoledì 5 giugno 2013

Del comune sapere in Vitale e Mattei

Propongo qui di seguito due passaggi tratti da altrettanti saggi dedicati ai "beni comuni". Nello specifico, i virgolettati sono in coerenza con il tema del "sapere come bene comune". Cito i testi invertendo l'ordine di pubblicazione, quindi partendo dal volume più recente. Si tratta di Contro i beni comuni. Una critica illuminista di Ermanno Vitale (Roma-Bari, La Terza, 2013) e di Beni comuni. Un manifesto di Ugo Mattei (Roma-Bari, La Terza 2011). I due volumi appartengono alla stessa collana e sono da collocare all'interno di un contraddittorio in cui, tuttavia, la tesi "contro" di Vitale non è da intendere come la mera negazione della teoria politica del "comune". Al contrario, la replica al fortunato libro di Mattei va intesa nella misura di una critica volta a cogliere i limiti dell'assunto lì contenuto e, dunque, a proporre un'alternativa: piuttosto che la costituzionalizzazione dei beni comuni, sarebbe più opportuno, secondo Vitale, costituzionalizzare l'interesse privato, così da porre dei limiti alla privatizzazione delle risorse materiali ed immateriali presenti al mondo. Ma su questo punto, sulla dialettica interna ai due autori, è il caso di tornarci in seguito, magari con un post ad hoc, offrendo all'argomento il tempo e lo spazio che merita. Adesso, conta di più restituire questi due stralci che, forse, anziché confermare una divaricazione di vedute fra Vitale e Mattei, ne esibisce una mutua compensazione, al netto dello stile affabulatorio del secondo e di quello nettamente meno poetico del primo.

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ROCCELLA JONICA 24 al 28 luglio
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